martedì 23 febbraio 2016

UN PROFETA SCOMODO

per predicare un Cristo da fare, il progetto della fraternità. Arturo oltre ad “essere “
un profeta scomodo, era un grande intellettuale che citava films e libri
che riteneva importanti per interpretare il tempo presente.
Quando andai a trovarlo diverse volte aveva sempre un libro sul tavolo che considerava importante e che consigliava citandolo poi nelle sue opere.
Ricordo il libro “Nutrire la vita senza aspirare alla felicità” e altri del filosofo
francese Francois Jullien, (sinologo) in cui Arturo era aperto alle influenze
della cultura fuori dall'occidente, che considerava troppo razionalista e individualista. E poi il libro “la morte del prossimo” dello psicanalista Luigi Zoja
che lo aveva colpito molto per la critica alla civiltà della tecnica, anche Arturo
diceva spesso nella società del fai da te, che si stava perdendo la relazione con l'altro.
Una delle ultime volte che passai a trovarlo fece l'elogio di un libro del teologo
spagnolo J M Castillo “Vittime del peccato” che lo aveva molto colpito.
Era molto sensibile alla bellezza, così anche verso le opere artistiche aveva uno sguardo attento; penso alla settima arte e due grandi registi che amava, Fellini e Bergman, ( la Strada e il Silenzio ) così alla letteratura ( Dante e Manzoni ) ..
Arturo sapeva trovare sempre una parola di speranza, ( a Dio niente è impossibile) mi
ripeteva spesso, vedeva il pericolo di una società sempre più individualista e
egoista dove il Dio mercato era il nuovo idolo come un nuovo regime totalitario,
in cui la ricerca delle voglie, l'induzione al consumo rischiano di allontanare l'uomo
da se stesso, dalla ricerca del bene. Una volta mi scrisse una dedica che condivido
per la sua saggezza e preziosità “Abbi sempre presente che dove è lo Spirito di Dio
la è la libertà. Paradossalmente la libertà è frutto di una scelta apparentemente
limitante, di fatto cammino della vera liberazione” ..La liberazione, penso al suo
libro più importante, del 1969, Dialogo della liberazione, un po' impegnativo per
la sua complessità ma dove il tema della liberazione viene declinato nelle varie sfere
della vita senza astrazioni ( economica, erotica, politica ), in cui negli anni della rivolta giovanile e della teologia della liberazione, divenne un opera importante
da essere citato da Gustavo Gutierrez fondatore della TDL. Alcuni titoli delle sue
opere sembrano proclami per ricominciare, per muoversi, per uscire dall'inerzia
penso a “Il presente non basta a nessuno”, “Camminando s'apre cammino”
Tentando fraternità” Ancora cercate ancora” in cui spesso ci sono dialoghi con persone semplici dove Arturo inizia un cammino di coscientizzazione per una vita
che abbia senso e alla scoperta della propria vocazione.

La legge dell'esistenza è liberarsi per crescere. E questo può avvenire solo nella relazione con altri
e altre. E per questo ci vuole solo coraggio”.



Vorrei dire a tutti coloro che mi ricordano che non dimentichino mai che il nostro luogo di nascita si professa cristiano-cattolico ma presentemente noi facciamo parte di un sistema politico il più antievangelico immaginabile” dalla lettera del testamento spirituale.
Arturo Paoli





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